Secondo il vangelo di Luca, Gesù risorto apparve per la prima volta a due discepoli che andavano da Emmaus. Ma i loro occhi furono tenuti e i discepoli non Lo riconobbero. Quando vennero ad Emmaus, Gesù voleva andarsene, ma i discepoli gli chiesero di restare e cenare con loro. Quando Gesù prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede ai discepoli, i loro occhi si aprirono e Lo riconobbero.
E proprio in quel momento, Gesù divenne invisibile per loro.
Il dipinto “Cristo in Emmaus” è un’opera molto caratteristica per Veronese. Di dimensioni epiche, è pieno di dettagli quotidiani, riducendo la storia biblica alla descrizione della vita colorata dei veneziani. La composizione e tutto ciò che appare nella foto portano il brillante fascino della scena teatrale creata dai più abili oggetti di scena.
Sulla terrazza di una lussuosa casa patrizia, il Cristo risorto siede circondato dai suoi padroni e dai suoi due discepoli. Sulla tela, apparentemente catturato il momento del riconoscimento dei discepoli di Cristo. Questi personaggi principali della narrazione sono chiaramente distinti dall’artista dall’ambiente, si concentrano su un’attenzione speciale.
Ma questo non impedisce all’autore, con l’attenzione di uno scrittore esperto, di parlarci della bella architettura della casa, del sottile bicchiere di vino e del pane che Cristo sta per spezzare.
In primo piano ci sono due belle ragazze con un cane. Il quadro è generalmente pieno di bambini di tutte le età, da un bambino tra le braccia di una giovane donna in rosso a un ragazzo, quasi un giovane, in piedi dietro Cristo. Immagini di ritratto di alcuni dei personaggi nella foto possono essere trovate in altre opere dell’artista. Apparentemente, personaggi famosi sono serviti come modelli per l’autore.
Quindi, di fronte a una donna in piedi con un bambino, puoi immaginare la bellissima Nani, il cui ritratto è conservato anche al Louvre.