Il dipinto “Offensivamente” è stato dipinto dall’artista nel 1871. Questo lavoro è incluso in sette studi sulle disuguali battaglie della squadra russa con i nemici. Questo è un vero dipinto da battaglia, che trasmette un’atmosfera di paura e dolore.
L’autore ha cercato di dimostrare la capacità di resistenza del soldato russo. Nonostante la minoranza numerica, difendono con orgoglio il loro diritto di essere chiamati soldati. Inaspettatamente, nel mezzo di una valle di montagna, inizia questa sanguinosa battaglia.
Le squadre nemiche cavalcano cavalli con spade nude. Ma una manciata di combattenti non era affatto spaventata. Al contrario, gli uomini si sono radunati e sono pronti a dare l’ultima resistenza al malvagio.
Vereshchagin è stato in grado di comunicare questo importante punto. Di fronte a ogni soldato russo la paura non mascherata è visibile, ma il coraggio non permette di correre e nascondersi tra le rocce. Nemici con una linea continua che si estende oltre l’orizzonte, attaccando un piccolo distacco. Vediamo armi e stendardi che si alzano sopra i cavalieri disperati.
I combattenti russi finiscono le tende per aiutare i loro fedeli compagni. Già ci sono le prime vittime, qualcuno in questo momento muore sotto gli zoccoli del cavallo.
La natura in questo giorno è luminosa e calma. Le cime delle montagne sono ricoperte da una leggera foschia e il cielo è blu. Sembra che in lontananza solo il mondo e paesaggi meravigliosi. Questa è in primo piano una sanguinosa battaglia ed erba ingiallita sotto i piedi dei soldati.
Le cime sono coperte di neve e non predicono nulla di male, dormono pacificamente e non sono interessate alla guerra che si svolge di seguito.
Questa è un’impressione generale della guerra del Turkestan dell’autore. La trama non porta alcun fatto storico. Tali situazioni erano ovunque durante quel periodo.
Le storie hanno ripetutamente studiato questa tela, ma non hanno trovato certezza nel macello raffigurato. Ma questo non era ciò che l’autore voleva trasmettere: voleva rappresentare il coraggio e il patriottismo del soldato russo. Che non può essere rotto, anche quando si stanno avvicinando migliaia di unità nemiche.