In precedenza, Shinagawa era una piccola città portuale. Ma nel periodo Edo, Shinagawa divenne la prima stazione sulla strada Tokaido. Ai tempi di Hiroshige, era consuetudine scortare coloro che partivano sulla strada Tokaido, viaggiando con loro alla stazione di Sinagawa, dove era consuetudine tenere un banchetto d’addio.
C’erano molti hotel, ristoranti e luoghi di intrattenimento. Il commercio fiorì a Sinagawa, c’erano molti negozi, forse influenzò il nome della zona, perché la parola “Sinagawa” significa “Fiume delle merci”.
L’incisione domina la baia di Edo. Sulla destra è il bordo dei bassi fondali di Shansaki. I pescatori vivevano qui, gli veniva permesso di pescare a condizione che avrebbero consegnato il pesce al tribunale governativo di Bakufu. All’estremità settentrionale delle secche c’era il santuario di Susaki-jinja, dedicato a Benzaithen, la dea dell’acqua, uno dei sette dei della felicità.
A lui attraverso il canale Magurogawa è stato trasferito il ponte Torimibashi, visibile nell’angolo destro del foglio.
Il lato sinistro dell’incisione raffigura la famosa istituzione di intrattenimento “Dojo Sagami”. La striscia blu scuro passa intorno alle secche di Susaki, e non solo su un lato, come nelle prime versioni. Le barche a vela bianche si stagliano più intensamente sullo sfondo dei buoi blu della baia di Edo.
Nel cielo rosa chiaro, vicino al cartiglio quadrato, si può vedere una striscia blu di nuvola.
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