Autoritratto con moglie – Walter Richard Sickert

Autoritratto con moglie   Walter Richard Sickert

Gli autoritratti di Sikkertovskiy sono tra le opere più interessanti del maestro, strettamente intrecciate con le sue “figure solitarie all’interno”. Gli autoritratti di Sickert relativamente precoci sono duri, di colore scuro. Di norma, sono tutti scritti in officina, su uno sfondo sfocato o completamente liscio.

Nonostante la loro severità e persino la loro tristezza, danno la prontezza intrinseca dell’autore a rendersi ironici. In particolare, l’autoritratto “La testa di un giovane attore”, 1907 suggerisce un passato teatrale senza successo di Sickert. Sì, l’epiteto “giovane” in relazione a quasi lo stesso cinquantenne non può sembrare ironico.

Negli anni ’20, Sikkert, fedele al suo senso dell’umorismo, dipinse diversi autoritratti, nei quali si ritraeva il patriarca biblico. Negli autoritratti successivi, il sorriso diventa più gentile, meno pungente e amaro. Quindi, l’autoritratto con sua moglie nel 1932, collocato in alto, il maestro chiamò “Beato”.

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