Venere e Cupido – Hans Baldung

Venere e Cupido   Hans Baldung

Durante i primi due decenni del suo lavoro, Baldung non si rivolse a soggetti antichi. Una delle prime antiche eroine fu Venere nel dipinto “Venere e Cupido”.

Venere Baldunga è caratterizzata da proporzioni allungate, il suo busto è capricciosamente rotto, le spalle sono rivolte a sinistra, la testa è a destra, le braccia sono tese, in cui la dea tiene un velo verde scuro dietro la schiena. La figura è enfatizzata voluminosamente e monumentale, si erge su un piedistallo come una statua, ma l’espressione del suo volto, dotato di uno sguardo vivace ed espressivo, girato da qualche parte fuori dal quadro, crea l’impressione di “momentaneo”, in conflitto con “statico”.

Di fronte a Venere, dotato di caratteristiche molto individuali, sottile combinazione di sorriso, ironia, sicurezza e calma. Privata degli attributi del tempo tradizionali per le dee, come l’acconciatura o gli ornamenti sul petto, appare oltre l’età e il tempo come una vera dea e, allo stesso tempo, è dotata di concretezza e individualità, precedentemente non vissuta.

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