San Giovanni Battista nel deserto – Tiziano Vecellio

San Giovanni Battista nel deserto   Tiziano Vecellio

Ancor più che nel suo dipinto Maria nel tempio, il tentativo di Tiziano di riempire il linguaggio del colore con elementi del manierismo è chiaramente evidente in questo lavoro dipinto per la chiesa di Santa Maria Maggiore, ora distrutta.

La plasticità della figura, la teatralità della postura e la forza del timbro dei toni, tutti i dettagli riflettono il gusto dominante del quinto decennio del XVI secolo a Venezia, che era sempre più preoccupato per i problemi di forma e composizione che occupavano i classici dell’Italia centrale, idee che si propagarono a Venezia Jacopo Sansovino, Vasari e Salvati.

Ma anche in questo corpo sportivo muscoloso, la qualità accademica formale del Manierismo, piena della sensibilità cromatica di Tiziano: la “sovrapposizione di colori con uno spesso strato” di vernice sembra quasi aumentare nel colore grigio brillante della pelle al colore della carne avorio e nei toni del marrone, verde e scuro flusso impetuoso.

In effetti fu proprio per il suo senso del colore che in Tiziano le formule del Manierismo, anziché cristallizzarsi in astratti progetti programmabili, furono tradotte in entusiasmo per lo studio.

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