Ritratto di Bia Medici, figlia di Cosimo I – Agnolo Bronzino

Ritratto di Bia Medici, figlia di Cosimo I   Agnolo Bronzino

Dipinto di Angelo Bronzino “Ritratto di Bi Medici, figlia di Cosimo I”. Le dimensioni dell’immagine sono 59 x 45 cm, legno, tempera. Gli anni Quaranta del XVI secolo, che segna l’inizio della prossima fase della reazione cattolica feudale in Italia, furono segnati dalla stabilizzazione negli stati italiani del regime della monarchia feudale e dall’intensificazione della Roma papale, che dirige l’offensiva organizzata dei circoli dominanti sull’intero patrimonio rinascimentale nella vita politica e spirituale del paese.

Papa Paolo III Farnese introduce la censura della chiesa, ripristina le attività dell’Inquisizione; alla fine del 1530, emerge l’ordine dei Gesuiti, che diventa l’avanguardia della reazione cattolica. Raggiunge l’apice negli anni 50-70, quando la chiesa, basandosi sull’Inquisizione, prende la via del terrore di massa nella lotta contro tutte le forze progressiste della società. Il ritratto cerimoniale diventa il genere dominante nella pittura.

Bronzino, essendo un artista di corte dal 1539, dipinge ritratti di membri della famiglia Medici, dignitari stretti, la punta dell’aristocrazia.

Il ritratto della figlia di Cosimo I, scritto nel 1542, colpisce con sincera sincerità, purezza di percezione del mondo circostante e toccante tenerezza di una giovane principessa. L’artista ha creato un’immagine psicologica di un’adolescente rara per l’epoca, sottile nella percezione.

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