Ritratto della contessa Samoilova – Karl Bryullov

Ritratto della contessa Samoilova   Karl Bryullov

I successi di Karl Bryullov nell’area del ritratto sono stati riconosciuti come incondizionati e indiscutibili, compresi critici duri come Vladimir Stasov e Alexander Benoit. Le immagini della contessa Yulia Pavlovna Samoilova, l’ideale della sua vita, appartengono ai migliori esempi del ritratto della parata di Brulllov.

Karl Bryullov ha ammirato questa donna dal primo giorno del loro incontro in Italia fino al suo ultimo respiro, quello a cui, per la sua libertà di opinione, l’indipendenza di comportamento, non piaceva l’autocrate russo, Nicola I, un lontano parente. In un momento difficile per Bryullov, il crollo della felicità personale e delle molestie da parte dei circoli di corte Samoilova è venuto dall’Italia per sostenere la sua amica.

Ignorando l’opinione del mondo, circondò l’artista con tenera partecipazione, lo portò nella sua tenuta vicino a Pavlovsk – la Grafskaya Slavyanka. Fu una sfida diretta per il cortile, che era a Pavlovsk e vide una serie di ospiti andare a Samoilova.

Bryullov iniziò a dipingere un ritratto che doveva nuovamente mostrare a tutti il ​​suo ideale nella vita e nell’arte. “Ritratto della contessa Julia Pavlovna Samoilova, in ritirata dalla palla con la figlia adottiva Amatsilia Pacini”, è il culmine del ritrattista di Bryullov. Una tenda rossa in bilico con una fiamma purificante separa, taglia Julia dalla mascherata che bolle dietro la giostra clowesca, dalla torreggiante sagoma di figure sultano, da Mercurio che si inclina verso di lui, indicando con una bacchetta la bellezza che se ne va.

Il bel viso della contessa è aperto – non solo liberato dalla maschera, ma apertamente ad ogni movimento di un’anima sincera e passionale impressa su di essa: lascia questa mascherata di vita, dove tutti cercano di impersonare chi è veramente.

Il secondo nome del ritratto – “Masquerade” – corrisponde al sottotesto, il secondo, il piano principale del piano dell’artista. In questo mondo di menzogne, Samoilov, pieno di dignità umana, si lancia con disinvoltura dalla maschera, dimostra con orgoglio la sua innocenza alla mummia della luce. Presto Julia lascia la Russia.

Bryullov non sarà più destinato a vederla. Insieme a “Amazzone” e “Ritratto di Yu. P. Samoilova con Giovannina Pacini e arapka”, creati lavorando sulla famosa “Pompei”, questo ritratto forma una sorta di trittico dedicato alla famosa bellezza.

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