Ritratto del doge Andrea Gritti – Tiziano Vecellio

Ritratto del doge Andrea Gritti   Tiziano Vecellio

Il grande maestro veneziano del Rinascimento Tiziano fu dato da bambino alla bottega del mosaicista veneziano S. Zuccato, in seguito studiò sotto J. Bellini, lavorò nella bottega di Giorgione e dopo la sua morte completò il lavoro sui dipinti incompiuti dell’insegnante. L’artista ha lavorato in quasi tutti i generi.

Negli anni 1520-1530, divenne il principale ritrattista in Italia. Sotto la sua guida, ha lavorato in un grande laboratorio. Un ritratto del doge Andrea Gritti è talvolta chiamato eroico.

L’artista ha creato un’immagine di un potente, severo, pieno di potente potere ed energia di una persona, che è enfatizzato dalla maestosità della posa, dalla prospettiva volitiva, da uno sguardo un po ‘aggressivo, accigliato e da una mano vicina.

Quest’uomo nacque per governare: così parlavano i contemporanei di Gritty. Audace e deciso in politica, Gritti ha anche coraggiosamente apportato modifiche alla famosa piazza veneziana di San.. Marco, ordinò di decorarlo con gli edifici di Sansovino – amico di Tiziano.

L’artista ha creato non solo un ritratto eroico, ma anche una poesia a colori, dedicata a una delle migliori figure della Repubblica Veneta di quel tempo.

Il ritratto rimase incompiuto, probabilmente a causa della morte del doge. Altre opere famose: “Venere e Adone”. 1554. Prado, Madrid; “Penitente Maria Maddalena.” 1560 e. Hermitage, San Pietroburgo; “Danae”.

Circa. 1554. Hermitage, San Pietroburgo.

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