Paesaggio idilliaco – Annibale Carracci

Paesaggio idilliaco   Annibale Carracci

Annibale Carracci ha scritto molti paesaggi, ma ha dato un grande contributo allo sviluppo del genere paesaggistico. I paesaggi del periodo bolognese che ci sono arrivati ​​sembrano continuare le scene di genere a cui l’artista era così affezionato nei suoi primi anni, poiché includevano sempre figure.

Un esempio è il paesaggio idilliaco del 1585-1588, collocato all’ingresso, dove i pescatori sono raffigurati sullo sfondo del bellissimo paesaggio. Dopo essersi trasferito a Roma, Carracci abbandonò completamente il genere del paesaggio e vi ritornò solo nel 1604, quando il cardinale Aldobrandini ordinò all’artista di avere sei dipinti per decorare la sua chiesa natale.

È vero, l’eroe della nostra uscita ha scritto solo due lunette di questa serie, affidando il resto ai suoi studenti, ma, tuttavia, è riuscito a creare un nuovo genere di “paesaggio ideale”, successivamente sfruttato senza pietà da molti pittori. Il vero ambiente naturale nel “paesaggio ideale” si trasforma in un paesaggio maestoso, contro il quale si svolge la scena storica o mitologica. Questa invenzione di Carracci segnò l’inizio di una tradizione che fu successivamente sviluppata da maestri come Claude Lorrain e Nicolas Poussin.

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