Mercurio e Argus – Peter Rubens

Mercurio e Argus   Peter Rubens

Dipinto dell’artista fiammingo Peter Paul Rubens “Mercurio e Argus”. La dimensione del dipinto è di 179 x 297 cm, olio su tela. Un’altra versione del dipinto “Mercurio e Argus”, eseguita alla lavagna, è conservata nella galleria d’arte di Dresda.

Il gigante Argus, chiamato Panoptes, cioè il vedente, nell’antica mitologia greca, figlio di Agenor o Inach.

Secondo la leggenda, il gigante dagli occhi multipli ha combattuto contro un toro mostruoso, devastando Arkady. Argus strangolò anche il serpente Echidna, figlia della Terra e del Tartaro. Era gelosa di Hera che la rivendicò come un dono della sua padrona Io, che fu trasformata in una mucca e le assegnò Argus. Argus legò una mucca Io a un’oliva in un boschetto di Miken e si appisolò.

Per volontà di Zeus, Mercurio uccise Argus.

E Io, tormentato dal tafano inviato dall’eroe, ha intrapreso viaggi difficili. Si ritiene che Mercurio abbia ucciso il gigante dagli occhi multipli Argus con una pietra o secondo altre leggende, dopo averlo messo a suonare con un flauto, gli ha tagliato la testa. Hera ha trasformato Argus dopo la morte in un pavone o, secondo un’altra versione, ha dipinto la coda del pavone con gli occhi.

Il mito di Argus e Mercurio era spesso raffigurato su vasi e su dipinti murali pompeiani.

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