Laghetto invaso. Domotkanovo – Valentin Serov

Laghetto invaso. Domotkanovo   Valentin Serov

Considerando il paesaggio di Serov “Overgrown Pond. Domotkanovo”, la sensazione che una minuscola particella di natura sia raffigurata qui, involontariamente, sembra essere “persa” nelle cornici spazio-temporali. Tuttavia, tale associazione non si verifica immediatamente, perché all’inizio lo spettatore vede “solo” una fotografia, di qualità, con una trama compositiva ben costruita e una buona scelta dell’angolo.

Con “l’immersione” in questo favoloso mondo, l’immagine prende gradualmente vita, la superficie dello stagno inizia a sfarfallare, e si scopre che la realtà reale esiste sull’altro lato della tela, è a distanza di braccio, ma è impossibile penetrare lì.

Nel paesaggio non c’è spazio per suoni forti, passioni, rapida espressione di emozioni, ma anche per creare un umore lirico, dissipa completamente i pensieri inquietanti, offrendo di parlare con sentimenti luminosi. Creando un senso di armonia, l’artista ha abbandonato la luce brillante e le macchie di colore e ha rimosso anche le transizioni nitide. Nei minimi dettagli, si può osservare l’equilibrio, l’equilibrio ascetico.

Probabilmente, Serov imparò non solo a creare ritratti psicologici di persone, ma riuscì anche a penetrare nella “psicologia” della natura.

Con l’apparente apertura e chiarezza del paesaggio, gli amanti dell’arte ogni volta trovano qui implicazioni nascoste, metafore pittoriche e scoprono anche per sé nuove sfaccettature artistiche incarnate dal grande maestro.

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