L’Annunciazione – Carlo Crivelli

LAnnunciazione   Carlo Crivelli

L’Annunciazione Carlo Crivelli è uno dei capolavori riconosciuti della pittura italiana della fine del XV secolo. Questa grande tela colorata, scritta nel 1486 durante il periodo di maturità creativa dell’artista, ha assorbito i principali risultati dell’arte rinascimentale. Nel suo stile, ricorda un gotico tardo italiano.

L’immagine colpisce per il suo speciale effetto decorativo festivo, la raffinatezza del motivo, la luminosità dei colori saturi, la severità dell’organizzazione della prospettiva. Il dipinto raffigura il quartiere ricco e densamente popolato della città di Ascoli. Un’accurata immagine prospettica conduce l’occhio alla profondità dell’opera, attirando l’attenzione sui dettagli dello sfondo splendidamente dipinti.

E in primo piano – direttamente la scena dell’Annunciazione. La presenza accanto all’Arcangelo Gabriele, patrono della città di Sant’Emigide e l’iscrizione sotto l’opera “LIBERTAS ECCLESIASTICA” afferma che questa tela non riflette solo uno dei principali momenti della vita della Vergine Maria, ma dichiara anche l’autonomia amministrativa di Ascoli, la sua libertà dal potere del trono papale.

Saint мигmigd si inginocchiò accanto all’arcangelo e gli mostrò la struttura della città in cui patrocina. L’arcangelo guarda al Santo con interesse, ma il suo compito principale è di trasmettere la Buona Novella alla Vergine Maria. Un braccio dell’arcangelo è sollevato in un gesto di benedizione, nell’altro – un fiore di giglio. La figura di Gabriele in ginocchio è di fronte alla finestra della stanza della Vergine Maria, il cui interno può essere visto in dettaglio attraverso la porta aperta. Madonna si inginocchiò davanti al leggio, su cui poggia il libro aperto, le mani giunte in preghiera sul petto.

Il raggio del sole che cade sulla sua testa e la colomba sopra di lei, parlano dell’invio dello Spirito Santo su di lei. La Vergine Maria indossa un lussuoso abito rosso di un ricco italiano del XV secolo, un impermeabile verde le getta sulle spalle.

Al secondo piano sopra la stanza vediamo sulla balaustra un pavone, un vaso con fiori, un tappeto decorato, una gabbia vuota e un uccello della gabbia si trova liberamente sull’asta, su cui pende la gabbia. Questo complesso simbolismo nascosto di oggetti di uso quotidiano presi in prestito dall’artista dai maestri olandesi. È interessante considerare separatamente ogni frammento magnificamente scritto, ma, combinati insieme, discutono l’uno con l’altro sul significato dell’immagine. Tuttavia, quest’opera eclettica è uno dei migliori esempi di pittura italiana della fine del XV secolo.

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