L’addio di Ettore ad Andromache – Anton Losenko

Laddio di Ettore ad Andromache   Anton Losenko

Nel 1773 iniziò Losenko, ma non riuscì a finire il suo secondo film storico: “L’addio di Ettore ad Andromache”; questo spiega in parte un certo abbozzo nell’interpretazione pittorica delle immagini.

La storia antica dell’Iliade di Omero glorificava gli eroi, i loro sentimenti patriottici, la loro prontezza a sacrificarsi al servizio della loro patria. Questi ideali di classicismo educativo, a cui l’artista è stato fedele per tutta la sua vita creativa, hanno ricevuto una vivida espressione nell’addio di Hector.

L’azione si svolge alle porte della città. L’eroe di Troia, figlio del re di Troia Priamo, Hector dice addio, prima del duello con Achille, con la fedele moglie Andromaca, che tiene in braccio il bambino. Anticipando il suo destino, chiede il patrocinio degli dei e prega suo figlio di diventare saggio, coraggioso e glorioso.

Un senso di dovere civile nell’anima di Ettore supera i sentimenti personali di affetto per la famiglia. L’immagine di Ettore è dotata dei tratti eroici dell’eroe ideale – questo è un guerriero coraggioso e risoluto, nobile nei suoi pensieri.

Una premonizione di un tragico esito permea la scena patetica presentata dall’artista. Tuttavia, solo il protagonista è veramente patetico – Hector, nelle immagini degli altri personaggi, Losenko collega un inizio moderatamente maestoso e naturalmente duro, organizzando armoniosamente la composizione e il colore caldo del quadro.

L’architettura maestosa esalta il suo suono eroico. Nonostante la nota convenzionalità e la teatralità peculiari della pittura storica di stile classico, il lavoro di Losenko è pieno di azione drammatica e intriso di alto pathos civico.

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