Ispirazione – Gustave Moreau

Ispirazione   Gustave Moreau

Tradizionalmente, l’acquerello era considerato un “genere basso”, ma a partire dalla metà del XIX secolo fu preso più seriamente.

Nei suoi primi anni, Moreau usava l’acquerello solo per schizzi preliminari per grandi dipinti, che sarebbero stati dipinti ad olio. Tuttavia, nel 1860 si interessò seriamente all’acquerello, perché questa tecnica consente all’artista di creare un colore trasparente e vivido e gradualmente Moreau iniziò a mostrare acquerelli come opere indipendenti. Fu con l’acquerello che Moreau scrisse alcune delle sue famose scene mitologiche, bibliche e storiche, tra cui “Edipo e la Sfinge”, 1861.

Alcuni acquerelli dell’artista, come ad esempio “Phaeton”, hanno raggiunto un metro di altezza e più di mezzo metro di larghezza. Altri acquerelli erano di formato piccolo, come, ad esempio, “Ispirazione”. L’abilità del moro-acquarellista si manifestò più chiaramente in una serie di illustrazioni alle favole di La Fontaine.

Tra loro c’era il “Frog, che voleva vedere il re” – un’incredibile opera di eleganza e precisione di osservazione.

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