Inverno – Giuseppe Archimboldo

Inverno   Giuseppe Archimboldo

“Winter” è raffigurato allegoricamente come un antico ceppo in decomposizione con crepe nella corteccia, che in alcuni punti è già scomparsa. Ceppo come un miserabile, un po ‘vivace vecchio. Il suo naso è rotto, gonfio e traballante, la sua bocca senza denti – un fungo – si siede storto e il suo mento è costellato di verruche.

L’intero viso è coperto di setole, cicatrici e croste, piccoli occhi profondamente nascosti nella fessura della corteccia. Come un orecchio, un nodo lasciato da un ramo spezzato. Il vecchio si congela dal freddo ed è protetto da una stuoia di paglia.

Ma il fatto che l’inverno non sia per sempre, dicono due limoni: giallo e arancione, in contrasto con lo sfondo scuro generale. Portano uno scorcio di sole e calore in un’atmosfera opaca.

Il simbolo della primavera che sta arrivando sono le foglie verdi di edera che crescono sulla nuca del vecchio, così come un groviglio di viti intrecciate sopra la testa, che ricorda una corona. Lo stemma è visibile sul tappeto come segno che il dipinto fu commissionato dall’imperatore.

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