Il cancelliere della Madonna Rohlen – Jan van Eyck

Il cancelliere della Madonna Rohlen   Jan van Eyck

Le prime informazioni documentarie su questa immagine risalgono al 1778 anno. Non è firmato, ma la maggior parte degli esperti concorda sul fatto che Jan van Eyck ne sia stato senza dubbio l’autore. L’opera presenta lo spettatore al cancelliere borgognone Nicholas Rolen, che si inchinò in preghiera davanti a Madonna con Bambino.

Nel 1408, Rolin entrò al servizio di Giovanni il Fearless, il duca di Borgogna, e nel 1422, il figlio di Giovanni Filippo il Buono, che ereditò suo padre, produsse Rolen ai cancellieri.

Questo incarico è stato ricoperto da Rolen per 40 anni, durante i quali è diventato incredibilmente ricco. Ha investito molti soldi nella costruzione. Supportò Rolin e i pittori: nella sua città natale, Oton, era un famoso mecenate delle arti. Ora questa città si trova in Francia, e in quei giorni faceva parte del Ducato di Borgogna. L’immagine in questione fu probabilmente ordinata dal Cancelliere nel 1431 per la tomba della famiglia otoniana di Rolen.

Secondo un’altra versione, lo diede alla Cattedrale locale.

Van Eyck ha usato immagini di persone reali nelle sue opere, mostrando al mondo i primi esempi di ritrattistica. E sarebbe più corretto definire questo dipinto come un ritratto dell’onnipotente Cancelliere della corte borgognona di Nicholas Rolen, anche se nella foto è presente anche la Madonna con Cristo bambino. Il cancelliere Rolin è rivolto a Madonna, ed entrambe le figure sono quasi allo stesso livello e quasi della stessa dimensione. Il gesto del bambino è diretto a Rolen. Sono presentati come partner familiari l’uno all’altro, e quindi l’attenzione tra loro è distribuita uniformemente.

Questa era una manifestazione del nuovo atteggiamento dell’artista nei confronti dell’uomo, una nuova comprensione del suo posto nel mondo.

Sebbene la postura contenuta e le mani piegate in preghiera diano alla figura di Rolen una certa rigidità, ciò non impedisce all’artista di raggiungere una sorprendente verità di vita e integrità dell’immagine. Dietro la Madonna e il Cancelliere, dietro le colonne scolpite di diaspro e agata, è possibile vedere il paesaggio. Il fiume serpeggia fino all’orizzonte.

Barche e chiatte galleggiano sull’acqua, lavando le isole e la costa boscosa. Montagne bluastre chiudono l’orizzonte. Sulle rive del fiume è una grande città. Nelle sue strade strette, la gente in abiti colorati si affretta.

Ogni dettaglio del paesaggio è unico, tutto parla dell’atteggiamento entusiasta dell’artista nei confronti del mondo. L’immagine è così vera che lo spettatore si sente come se fosse stato in questa città.

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