Giuditta con la testa di Oloferne – Cristofano Allori

Giuditta con la testa di Oloferne   Cristofano Allori

Quando Holoferne invase la Palestina, una giovane e bella vedova di nome Judith fece irruzione nel suo accampamento, gli diede da bere e poi gli tagliò la testa e portò il trofeo con grande gioia della sua gente.

Questa forte personalità ha attratto molti artisti del Rinascimento. Ha dato uno sguardo diverso al ruolo delle donne, mostrando la capacità di aggressività e la volontà di vincere – qualità che a quel tempo erano considerate insolite per le donne. Judith e Allorie sono straordinariamente belle: il suo viso è sensuale e allo stesso tempo severo. È in piedi di fronte a noi, chiaramente consapevole di se stessa come un’eroina che ha facilmente raggiunto il suo obiettivo.

Ma la purezza e la grazia di una donna rendono la discrepanza tra il suo aspetto e l’atto ancora più inquietante ed eccitante.

La testa mozzata di un tiranno crudele – la testa scura di un selvaggio – spicca sullo sfondo del vestito broccato di Judith e contrasta nettamente con la sua testa aggraziata. La sensazione di contrasto è accentuata dal fatto che l’artista ha posizionato entrambe le teste quasi sulla stessa verticale. Il volto di un’anziana domestica crea un contrasto con i volti di Giuditta e dei morti Oloferne.

Il suo sguardo sbalorditivo aiuta a comprendere il grande significato dell’impresa che Judith ha fatto.

Sotto gli abiti lussureggianti, viene indovinato il fragile corpo di una donna molto giovane, che tuttavia ha deciso un atto terribile. Il suo vestito sembra molto costoso e lussuoso. Allori, un abile sostenitore del manierismo, ha rappresentato felicemente la magnificenza di tessuti costosi, ma il semplice copricapo memorizzato che incornicia il volto spaventato di una donna anziana, l’assistente di Judith, è più memorabile nella foto.

1 Star2 Stars3 Stars4 Stars5 Stars (1 votes, average: 5,00 out of 5)