Due angeli nel corpo di Cristo – Alessandro Allori

Due angeli nel corpo di Cristo   Alessandro Allori

Questa opera del pittore Alessandro Allori è considerata una delle migliori opere dell’artista. L’angelo è usato nella Bibbia in vari significati: in relazione al Figlio di Dio, Gesù Cristo, e in relazione alle persone – i profeti, i sacerdoti e i vescovi delle chiese, e in relazione a oggetti senz’anima e fenomeni naturali, quando sono araldi dell’ira di Dio.

Nel Nuovo Testamento, gli angeli servono Gesù Cristo e i suoi insegnamenti: proclamano e glorificano la nascita del Salvatore, servono Gesù dopo la tentazione nel deserto, annunciano la risurrezione e l’ascensione di Cristo, sono gli apostoli, prendono parte attiva al futuro Doomsday, ecc. i discorsi e le prediche di Gesù Cristo, gli apostoli scrivono su di loro nei loro scritti e vangeli.

L’immagine degli angeli era un soggetto dell’arte secondo l’Antico Testamento: i cherubini alati erano raffigurati sul Kivot dell’Alleanza; nel tempio di Salomone, due grandi putti con le ali coprivano tutto lo spazio occupato dall’Arca nel Santo dei Santi. Il profeta Ezechiele, in una famosa visione di un carro, raffigura angeli come un umano, con quattro facce e quattro ali; i loro piedi con i loro piedi sono corpuscoli e lucenti come il rame; con il volto umano erano collegati sul lato destro il volto di un leone, e sulla sinistra – un vitello e un’aquila; volarono con due ali e si coprirono il viso con due, e così via.

Il simbolismo del profeta Isaia nella rappresentazione degli angeli è meno complesso, ma tuttavia il simbolismo è abbondante. L’antica arte cristiana nella rappresentazione degli angeli era mantenuta molto semplice. L’immagine ora accettata di angeli nella forma di bambini nudi o di una testa con le ali da solo, ma senza un corpo in quel momento non era nota.

L’arte antica raffigurava angeli sotto forma di giovani maturi in una tunica, legati in vita da un oratore.

Nei primi secoli della nostra era, gli angeli erano raffigurati come persone normali. Questo è noto dagli scrittori di chiese e dai monumenti d’arte che sono venuti fino a noi. A partire dal IV secolo nell’arte cristiana, c’è ancora un debole desiderio di distinguere le immagini degli angeli dai semplici mortali.

A differenza delle persone, gli angeli stanno iniziando a dare luminosità e ali alle loro immagini. Anche nel V secolo questa forma dell’immagine non era ancora stata determinata e gli angeli sono rappresentati con splendore o solo con ali. Quindi, dal sesto secolo, i pittori iniziarono a raffigurare gli angeli come un vagabondo con un bastone in mano.

Dall’ottavo secolo sono stati raffigurati angeli con ali, splendore e bastone; a volte il bastone termina con croci.

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