Costa alla Marna – Paul Cezanne

Costa alla Marna   Paul Cezanne

La natura del nord della Francia è sempre stata il motivo preferito dell’artista Paul Cezanne. Molti paesaggi nelle opere di Paul Cezanne sono dedicati all’immagine delle montagne, piantagioni di castagni, sponde del fiume della Provenza francese. Nel numero generale di tali opere, si può anche fare riferimento all’opera “La costa della Marna” scritta dal pittore. Paesaggio “La costa della Marna”, scrisse Paul Cezanne nel 1888. Al momento, la tela può essere vista nella mostra del Museo Statale di Belle Arti.

A. S. Pushkin a Mosca.

Il paesaggio è realizzato con la tecnica della pittura ad olio, ma ricorda piuttosto la creazione di un’immagine su carta bagnata o l’utilizzo di acquerelli. Quindi le immagini si sono rivelate sature di umidità e i contorni sono vagamente iridescenti. Il dipinto raffigura il fiume settentrionale della Francia e il tributario destro della Senna, il fiume Marna.

La superficie liscia del fiume rispecchia esattamente la superficie, che riflette il cielo, gli alberi e una casa sulla riva. Il cielo è pieno di pennellate colorate blu-lilla che assomigliano a lampi liquidi e acquosi. In alcuni punti compaiono vuoti completamente bianchi.

Il paesaggio si estende su tutta la tela, riempiendo e racchiudendo la costa e la stessa Marna.

Il dipinto “The Coast at Marne” è un’opera che mira principalmente a contemplare, ammirare e ammirare la bellezza della natura settentrionale, la quieta bellezza del fiume. E sembra di guardare la tela, che l’aria qui è completamente satura di umidità. E sembra così tanto che è persino diventato blu-lilla, diventando più pesante. È diventato più difficile respirare con tale aria, ma tutti gli esseri viventi, i verdi, gli alberi e i prati fioriti crescono, scintillano e luccicano nella luce.

Nella profondità della tela è raffigurato un piccolo ponte di luce, e dietro di esso, ancora più lontano, c’è una fitta parete verde scuro di alberi, caratterizzata da forma e contorni. Alcuni di loro sono più allungati e sottili, altri sono più rigogliosi e grandi. Tuttavia, tutti insieme sembrano una banda verde iridescente con diverse tonalità, che funge anche da linea dell’orizzonte in questo lavoro pittorico.

La costruzione prospettica non è così chiaramente o completamente livellata rispetto alla pittura a cavalletto.

Qui si presta maggiore attenzione non alla tecnica, all’abilità della composizione, ma al trasferimento dell’umore, un complesso stato emotivo-sensoriale, che non sempre ha una formulazione chiara e una designazione verbale. Pertanto, si dovrebbe parlare di tali stati ed esperienze non con le parole, ma usando vernici e una tavolozza adatta. Quindi questa volta, Paul Cézanne è riuscito a ricreare non un paesaggio, non un’altra copia della realtà, ma un umore, un sentimento di pace, una calda sensazione di pace interiore, gioia silenziosa e lieve tristezza per i sogni e i sogni che questa tela porta e che, bisogna credere, diventeranno realtà e saranno sicuramente incarnati nella nostra vita, nel nostro nuovo mondo, dove c’è sempre il sole, dove c’è sempre il fruscio dell’acqua del fiume, dove c’è sempre un mondo, il mondo della Francia serena, il mondo della tranquilla Provenza.

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