Caffè del mattino – Francois Boucher

Caffè del mattino   Francois Boucher

Forse da nessuna parte e mai così cercato di “piacevolezza” e raffinatezza, come alla corte del re Luigi XV. L’arte di vivere è facile, “strappando i fiori dal piacere”, è diventata venerata dalla vera arte.

A volte sembra che nell’aria ci fosse già una premonizione di un temporale, una catastrofe imminente. E fu proprio questa presunzione a provocare il desiderio di stabilirsi con tutta la grazia e il conforto possibili, di circondarsi di pastori rosei, bambole di porcellana, paesaggi idilliaci.

Che richiedeva dalla vita di essere come un teatro. E Bush abilmente ospitava le illusioni dei suoi clienti. I suoi dipinti immergono lo spettatore nel mondo dei sogni affascinanti, della finzione affascinante.

Nota, il maestro non ci dice mai: “Guarda quanto è vero.” Dice: “Guarda quanto è carino”. Non ci educa, non ci ispira a lottare per obiettivi elevati, ma si rammarica solo che la vita sia così breve e, di fatto, triste. E, rimpiangendolo, cerca di appianare i suoi angoli, drappeggiare la sua bruttezza, renderla un po ‘più piacevole. Barare? Let.

Ma l’uomo non ha sempre bisogno della verità. A volte ha anche bisogno di consolazione.

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