Autoritratto 1897 – Paula Modersohn-Becker

Autoritratto 1897   Paula Modersohn Becker

Autoritratto scritto nel 1897. Questa è un’opera iniziale di un aspirante artista che si stabilì a Worpswede – la famosa colonia di artisti, in cui i giovani pittori tedeschi, abbandonando le maniere tradizionali, stavano cercando le proprie strade.

Paula Modersohn-Bekker rifiuta le rappresentazioni sentimentali e idealistiche degli artisti Worpswede e inizia a scrivere ritratti, autoritratti, scene raffiguranti la madre e il bambino. Ha usato una vernice spessa e toni tenui, il suo lavoro combina tenerezza e straordinaria semplicità.

Sembra che non ci siano persone a Worpswede e Brema che possano apprezzare il suo lavoro. Le opere di Paula, esposte qui nel 1899, insieme alle opere di altri studenti di Mackensen, furono accolte da forti critiche e da una grandinata di scherno. Modo troppo libero, espressivo e “volante” di Becker, il suo approccio peculiare, a volte paradossale, alla composizione, la mancanza di paura dei colori brillanti e saturi e le loro combinazioni inaspettate, così come le trame “banali” e “semplici” dei suoi dipinti – tutto questo insieme prese in nessun modo corrispondevano alle idee dei provinciali conservatori sulle “vere opere d’arte”.

Il leader riconosciuto degli artisti di Brema, Arthur Fitger, e dopo di lui, la maggior parte dei giornalisti la vide come un’artista dilettante di media abilità, che è anche nella fase iniziale dell’apprendistato. Hanno condannato all’unanimità l’artista per la sua arroganza, costringendola a mettere in mostra la sua incompetenza.

Incisioni, disegni, dipinti di Paula di questo periodo si distinguono per una speciale emotività. Queste piccole stampe hanno la qualità di monumentalità insita nei suoi dipinti.

La persistenza con cui Paula ha percepito questo tipo di recensioni è ammirevole e tradisce il suo straordinario autore: un uomo che, seguendo il suo talento, è così sicuro di ciò che fa che non si guarda intorno e non si aspetta incoraggiamento.

Ciò è particolarmente evidente nel suo brillante autoritratto. È completamente immersa in se stessa e la delicata combinazione di colori trasmette la sua ricerca ispirata. Uno sguardo sognante, distaccato e una comprensione del suo scopo: questa è la cosa principale nella trama del ritratto. Chi ricorda i nomi dei suoi critici?

Li ha eclissati tutti con il suo talento, è entrata nella storia della pittura come un’artista eccezionale che non ha avuto il tempo di realizzarsi… Ha vissuto solo 31 anni…

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