Allegoria della forza (persistenza) – Sandro Botticelli

Allegoria della forza (persistenza)   Sandro Botticelli

“Da giovane ha scritto la figura della Forza tra quelle virtù che sono state scritte sull’albero da Antonio e Piero Pollaiolo per la bottega mercantile di Firenze” Vasari.

In accordo con le idee civili tipiche di Firenze, Botticelli scrisse una figura che incarnava forza morale e convinzione. I suoi contorni sono chiaramente delineati, evidenziando chiaramente i volumi di plastica; l’abito cade piano, formando ampie pieghe, come quelle che vediamo nella scultura del Verrocchio.

Lo scultore Sandro segue nella comprensione del rilievo della forma, così come nella meticolosa decorazione di gioielli del trono. Ma allo stesso tempo la sua “Forza” è lungi dall’esprimere energia coraggiosa. Sebbene la figura sia seduta su un trono profondo, nella sua postura si avverte instabilità e un’inclinazione leggermente meditabonda della testa e delle mani che toccano nervosamente l’arma emette la fragilità interiore dell’immagine.

In questo lavoro viene tracciata l’influenza del maestro Antonio del Pollaylo. L’armatura inseguita accuratamente tracciata fornisce una profonda conoscenza del maestro in gioielleria.

La figura sul trono è piena di energia e vita, nella sua faccia e postura che si sente lo stile individuale di Botticelli, che ha fatto una profonda impressione sui suoi contemporanei e ha portato una nuova tendenza all’arte italiana del Rinascimento.

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