Allegoria della fede – Jan Vermeer

Allegoria della fede   Jan Vermeer

L’immagine, che differisce dalle altre opere dell’artista per le sue dimensioni insolitamente grandi, contiene un messaggio simbolico inequivocabile. L’avanguardia della tenda riccamente ricamata, simile a un traliccio, introduce lo spettatore nella scena, riflettendo l’incarnazione della Fede. È circondato da attributi simbolici, ritrovati nel famoso libro di Cesare Ripa “Iconologia”, tradotto a metà del XVII secolo. in lingua olandese. Bianco e blu sono l’ovvia personificazione di purezza e verità.

Una mano premuta sul petto indica la profondità della fede che viene dal cuore stesso.

Sul muro c’è una riproduzione del dipinto “La Crocifissione” del pittore di Anversa Jacob Jordaens, che sottolinea in modo più convincente il significato della scena. È interessante notare che l’immagine raffigurata sulla tela era di proprietà di Vermeer ed è stata menzionata nella lista dell’inventario della proprietà dell’artista, compilata dopo la sua morte. La moderazione della composizione e il colore più rigoroso compaiono nelle opere tardive dell’artista. Sono accompagnati da una notevole influenza dei concetti classici che si sono gradualmente diffusi nell’arte olandese di quell’epoca.

Non si può escludere che la tela sia stata scritta su richiesta.

La crocifissione, il calice e la Bibbia, posti su un tavolo accanto alla ragazza, sottolineano il ruolo fondamentale nella religione cattolica del sacramento dell’Eucaristia e del sacrificio di Cristo. La controriforma, specialmente nel dibattito aperto con la dottrina del protestantesimo riguardo al valore simbolico imputato al pane e alla colpa, ha riconosciuto un ruolo speciale per la Comunione. Secondo la tradizione cristiana, la mela che giace ai piedi della Fede rappresenta il frutto proibito del Giardino dell’Eden, strappato da Eva, tentato dal serpente e quindi diventato un simbolo della caduta dell’uomo e del peccato mortale.

In effetti, nelle Sacre Scritture non dice a quale tipo di albero appartenesse l’albero della conoscenza. Ma la parola latina malum significa sia maschio che malus, quindi l’albero è un melo.

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